Eccoci qui al secondo appuntamento con Abruzzo in tavola, la rubrica regionale dedicata interamente alla mia regione. Il tema trattato questo mese riguarda le ricette tradizionali di Pasqua. La ricetta che vi propongo io è quella della Palommella (colombella), il dolce delle suore di clausura del convento di Tagliacozzo (un comune della provincia dell’Aquila).
Ho scoperto questa ricetta per caso lo scorso anno su un piccolo ricettario uscito con il quotidiano d’Abruzzo “IL CENTRO” . Tra le tante ricette dedicate ai festeggiamenti della Pasqua, c’era la ricetta di questo dolce, che le monache, nel loro piccolo laboratorio, con gesti precisi e meticolosi preparano secondo una ricetta tramandata nel corso del tempo e poi, quando si avvicina il giorno della festa, li distribuiscono ai fedeli che fanno a gara per accaparrarseli e che addirittura vengono spediti anche ai cittadini emigrati all’estero.
Secondo una ricetta centenaria, come delle piccole api operaie, per oltre un mese, le religiose, tra il ricamo e la preghiera, trovano il tempo di riunirsi nel laboratorio dove realizzano più di mille dolci da distribuire nella domenica in Albis. Secondo la tradizione, infatti, il sabato dopo la Pasqua il sindaco di Tagliacozzo riceve dalla madre badessa l’immagine del Volto Santo, custodito nel monastero e lo espone nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano per la venerazione. La domenica mattina, poi, dopo la messa, la sacra immagine viene portata in processione fino in piazza. Durante la benedizione, i cittadini alzano al cielo le Palommelle e i Cavalucci che poi vengono mangiati all’insegna della fratellanza.
Vi riporto la ricetta così come l’ho trovata sul ricettario “La cucina 5: Delizie di Pasqua”
La Palommella
Ingredienti
1 kg. di farina
50 g. di zucchero
acqua quanto basta
mezzo cubetto di lievito di birra
mezzo bicchierino di liquore Cremovo
cacao
Per il ripieno:
un cucchiaio di cacao in polvere
un cucchiaio di cannella
mezza buccia di limone
50 g. di mandorle
un goccio di whisky
polvere di caffè
Preparazione
Preparare l’impasto la sera con acqua, farina, zucchero, Cremovo (è un vino aromatizzato a base di Marsala) e lievito e farlo riposare per tutta la notte.
La mattina, una volta che l’impasto sarà ben lievitato, è necessario fare un filone e dividerlo in piccole parti per lavorarlo meglio.
A parte si deve preparare il ripieno unendo il cacao in polvere, la cannella, la buccia di limone tritata, le mandorle, il whisky e la polvere di caffè.
La pasta va stesa e modellata con la rotella. Una volta creata la forma dei due animali va posto sopra il ripieno e ricoperto con un cappuccio di pasta.
Quando la preparazione è stata completata andranno cosparsi con una glassa composta di acqua e zucchero, ricoperti con zuccherini colorati e infornati per 15 minuti a 170 gradi.
Avete provato anche voi a realizzare la Palommella? Avete forse una ricetta diversa, fatemi sapere tutto lasciandomi un commento! Vi aspetto alla prossima ricetta.
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E’ molto bella questa ricetta Cinzia ed è molto interessante il racconto! Ci capito spesso a Tagliacozzo, una cittadina che adoro, e sono stata anche nel monastero antichissimo delle suore di clausura. Non conoscevo questo dolce e sono felice che tu ce lo abbia presentato!! Un caro saluto, Mary
mamma che buono! non conoscevo questa ricetta c’è sempre da imparare! se trovo gli ingredienti la devo provare!