Il ponce è una bevanda alcolica nata a Livorno intorno al 700. La leggenda narra che la nascita del ponce avvenne a causa dall’accidentale rottura di alcuni barili di rhum su alcune balle trasportanti chicchi di caffè. A seguito di questo incidente quel carico di caffè fu venduto a un prezzo ribassato e così anche i portuali poterono acquistarlo e scoprirne il gusto fantastico che il rhum attribuiva al caffè.
Il ponce va bevuto necessariamente caldo, solitamente dopo i pasti (pranzo o cena) e nella tradizione pare che abbia il merito di riscaldare dal freddo invernale, perfetto quindi per scaldare l’atmosfera di una serata tra amici.
Ci sono diverse modalità per preparazione del ponce, che riguardano la componente alcolica, il ponce si può fare in tre modi: “mezzo e mezzo”, “al rumme” e al “cognac”.
Quella che vi propongo è quella ufficiale, registrata a marchio doc dalla delegazione livornese dell'”accademia”. Per preparare il vero ponce alla livornese sono necessari cinque ingredienti: zucchero, caffè, , limone (detta vela, in quanto sovrasta la bevanda) e, talvolta in aggiunta, mastice o cannella.
La preparazione del ponce, avviene così: si utilizza un tipico bicchierino di vetro piuttosto spesso, detto “il gottino”, leggermente più grande di quello che normalmente si usa per il caffè.
Si mette lo zucchero e si aggiunge una scorza di limone, si versa il “rumme” (rhum in parlato livornese), il giusto dosaggio del liquore si ottiene versandolo fino a dove finisce la parte esagonale e comincia il tondo. Quindi, con il beccuccio del vapore della macchina espresso, si porta la mistura ad ebollizione e, prontamente, si colma il bicchiere con un buon caffè ristretto. Un punto essenziale, per fare il ponce occorrono liquori di scarsa qualità.
Il vostro ponce è pronto e non vi resta che gustarvelo.